RIVITALIZZAZIONE AUTOLOGA E NON AUTOLOGA

La rivitalizzazione autologa è un procedimento effettuato con plasma arricchito di piastrine, di provenienza dello stesso paziente, a stimolare i processi riparativi e di crescita dei tessuti lesi su cui viene applicato.

L’obiettivo della rivitalizzazione è dunque quello di stimolare la proliferazione delle cellule mesencimali accelerando la guarigione delle ferite e la cicatrizzazione, oltre che la produzione di fibroblasti e di collagene per la salute, la tonicità e l’elasticità della pelle.

Funzionamento della rivitalizzazione autologa

Il funzionamento della rivitalizzazione autologa avviene effettuando un prelievo ematico dallo stesso paziente al fine di poter catturare la maggiore quantità possibile di plasma. È per questo motivo che il sangue prelevato viene poi sottoposto a un processo di centrifugazione in circuito sterile, al termine del quale si otterranno tre strati di cellulare:

• i globuli rossi, più densi, che rimarranno sul fondo
• il cells selector gel o platelet rich plasma (PRP), che contiene il 30% di piastrine e globuli bianchi
• il platelet poor plasma (PPP), plasma povero di piastrine.

Attraverso la tecnica a cui si ricorre con la rivitalizzazione autologa è quindi possibile ottenere un PRP con un forte arricchimento di piastrine.

Gli usi della rivitalizzazione autologa

La rivitalizzazione autologa – e il PRP che può essere ottenuto da essa – può essere utilizzata con diverse declinazioni nella medicina estetica e plastico-ricostruttiva.

Pertanto, gli usi della rivitalizzazione autologa sono riconducibili prevalentemente allo spazio nella chirurgia plastica, nella chirurgia maxillo facciale o nella medicina estetica come trattamento antiaging, così come nella traumatologia o nella chirurgia oculare. In particolare, il PRP trova ampio utilizzo per stimolare il rinnovamento cellulare della cute delle mani e del viso, del collo e del decolletè, delle gambe e dell’addome.

Rivitalizzazione non autologa

Distinta dalla autologa è la rivitalizzazione non autologa, o bio-lifting, un trattamento di medicina estetica che previene e cura l’invecchiamento cutaneo senza bisturi, eliminando inestetismi cutanei di viso, collo e mani.

La biorivitalizzazione, o biolifting, viene realizzata iniettando sostanze biologiche che stimolino il derma, lo strato più profondo della pelle, con l’obiettivo di migliorare l’assetto della cute in termini di elasticità e luminosità, turgore e compattezza. Le iniezioni vengono effettuate a base di una soluzione che è di norma rappresentata da un mix di vitamine, Sali minerali, aminoacidi, a cui eventualmente si aggiunge il botox liftante.

Per ottenere i migliori trattamenti si consigliano almeno 5 trattamenti iniziali a distanza di una settimana l’uno dall’altro, e poi ulteriori 2 sedute da realizzarsi a distanza di un mese le une dalle altre.